Le Elezioni Comunali 2018 si sono tenute il 10 giugno nelle regioni a statuto ordinario, Sardegna e Sicilia. Il turno di ballottaggio si è tenuto il 24 giugno.
Nel Friuli Venezia Giulia si è votato il 29 aprile in concomitanza con le elezioni regionali. In Valle d'Aosta si è votato il 20 maggio, anche qui in concomitanza con le elezioni regionali. Nei due comuni del Trentino-Alto Adige le elezioni si sono tenute il 27 maggio.
È stato posticipato il voto al 29 luglio nel comune di Laterina Pergine Valdarno (AR) a causa del decesso di uno dei candidati a sindaco.
Complessivamente, considerando tutte le regioni, sono stati interessati gli elettori di 783 comuni, di cui 586 appartenenti a regioni a statuto ordinario e 197 a regioni a statuto speciale.
Alle urne ventuno comuni capoluogo di provincia (Ancona, Avellino, Barletta, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Massa, Messina, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso, Udine, Vicenza e Viterbo), di cui uno è anche capoluogo di regione (Ancona).
Superano i 100.000 abitanti le seguenti città: Ancona, Brescia, Catania, Messina, Siracusa, Terni e Vicenza.
Da segnalare che si è votato per la prima volta in diciassette nuovi comuni istituiti nel 2018 e un nuovo comune istituito nel 2017.
Il comune più piccolo alle elezioni è Castelmagno (CN), che conta solo 61 abitanti al 31 dicembre 2017, data dell'ultimo bilancio demografico annuale Istat.
Sono state rinviate le elezioni per i comuni di Austis (NU), Magomadas (OR), Ortueri (NU), Putifigari (SS), Rodero (CO), San Biagio Platani (AG), San Luca (RC) e Sarule (NU) per la mancata presentazione di liste di candidati.
Sono state revocate le elezioni per i comuni di Bompensiere (CL), Caivano (NA), Calvizzano (NA), Camastra (AG), Manduria (TA), Marano di Napoli (NA), Platì (RC), Strongoli (KR), Surbo (LE) e Trecastagni (CT).
Non si sono tenute le elezioni per il comune di Corigliano Calabro (CS) perché soppresso a seguito di un processo di fusione di comuni.
Per i comuni al voto è considerata la popolazione legale risultante dal Censimento 2011.
La popolazione legale è determinata con decreto del Presidente della Repubblica sulla base dei risultati del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni e, a partire dall'anno 2021, segue una cadenza quinquennale e non più decennale.
L'attuale sistema elettorale prevede modalità diverse in base alla popolazione legale di un comune. Nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti il sindaco viene eletto in un turno unico (un secondo turno è previsto soltanto in caso di parità di voti). Nei comuni con popolazione oltre tale soglia il sistema prevede un turno di ballottaggio tra i candidati sindaci, qualora nessuno di essi ottenga la maggioranza assoluta dei voti validi.
Nei comuni della Provincia autonoma di Trento la soglia della popolazione legale è di 3.000 abitanti.
Con il rinnovo della Giunta e dei Consigli comunali delle regioni a statuto ordinario si applicheranno le norme in materia di contenimento delle spese degli enti locali che prevedono la riduzione del numero di consiglieri e degli assessori comunali, come pubblicato nella tabella in basso.
Dal 2014 è aumentato il numero dei consiglieri rispetto agli anni precedenti nei comuni fino a 10.000 abitanti per effetto della Legge 7 aprile 2014 n.56, conosciuta come Legge Delrio[1].
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Le Elezioni Amministrative 2017 con i sindaci eletti e l'elenco dei comuni al voto per regione e provincia.
Le Elezioni Amministrative 2019 con i sindaci eletti e l'elenco dei comuni al voto per regione e provincia.
Le Elezioni Amministrative in Italia con i comuni al voto, i sindaci eletti e le liste collegate.
L'archivio storico delle Elezioni Amministrative dal 1993 ad oggi di tutti i comuni italiani.
Le Elezioni Regionali in Italia con i governatori eletti, gli altri candidati e le liste collegate.